articolo di RITA CAVALLARO su L’Idendità del 21 ottobre 2022.

All’alba dell’incarico di governo a Giorgia Meloni, dal mondo femminile si levano i vessilli. Non sull’onda di un’ideologia politica, ma per l’orgoglio della conquista. Perché una donna premier può rappresentare plasticamente lo spartiacque culturale nell’uguaglianza di genere e superare l’ipocrisia delle quote rosa.

Angelica Krystle Donati ne è convinta. Lei che è stata insignita con il premio “Donna dell’Anno” ai Real Estate Awards 2020, per aver conquistato le vette di un settore fatto al 98 per cento da uomini: quello delle costruzioni. E da presidente donna di Ance Giovani, con una formazione in Inghilterra ed esperienze professionali in Goldman Sachs, lancia un monito al Paese. “L’Italia dovrebbe prendere esempio dall’Europa sulla valorizzazione dei ruoli femminili, in un’ottica di uguaglianza di opportunità. Siamo alle soglie del nuovo governo e qui fa scalpore il fatto che ci sarà la prima donna premier. Eppure Merkel è stata cancelliera in Germania per decenni e l’Inghilterra ha già avuto tre premier donne. Giorgia Meloni presidente del Consiglio è un segnale molto positivo per le giovani donne”.

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