In un articolo su Property Week, testata specialistica di settore, Angelica Donati ha parlato del futuro del settore immobiliaree analizzato l’impatto della trasformazione digitalesul mercato real estate.

L’articolo prende spunto da una ricerca del 2017, pubblicata da RICS – Royal Institution of Chartered Surveyors e curata dalla stessa Angelica Donati insieme a Saurabh Saxena, fondatrice con lei della startup Houzen.

Il tema centrale dell’analisi è il “proptech”, termine nato dalla fusione delle parole property e technology, in maniera analoga a fintech (Financial Technology). Il settore del proptech ha visto una crescita costante degli investimenti, stimata da Forbes e CB Insights in un +36% rispetto al 2016.

L’industria della proptech – suggerisce Angelica Donati nell’articolo – sarebbe nelle prime fasi di un “ciclo di hype Gartner”. Da un lato aumentano e si accumulano gli investimenti nel settore, dall’altro nella fase iniziale gli investitori immettono ingenti quantità di capitale in un gran numero di start-up, aspettandosi però che la maggior parte fallisca. Quanto questo accade, si genera una perdita della credibilità complessiva dell’intero sistema.

La sfida per il futuro della proptech sarà la capacità di sfruttare i big datain maniera più ampia e sistematica. Attualmente nel settore immobiliare e in particolare in quello residenziale, i dati sono frammentati e limitati per quantità e disponibilità di utilizzo (dato che spesso sono privati).

Al contrario, le tecnologie che permetteranno una vera trasformazione digitale del settore delle proprietà richiedono un’abbondante quantità di dati da analizzare per poter produrre risultati significati.

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Sottolinea Angelica Donati che sarà l’IA (intelligence augmentation) la tecnologia da guardare con attenzione. Mentre l’obiettivo dell’intelligenza artificiale (AI) è quello di sostituire gli umani per determinati compiti, l’IA utilizza le possibilità offerte dal machine learning per fornire strumenti che eliminano le attività più banali, migliorando la produttività e permettendo un risparmio di tempo per gli utenti.

È questo a rendere l’IA la tecnologia più interessante per il futuro del settore immobiliare, che è – e certamente resterà – un’attività incentrata principalmente sulle relazioni tra le persone.

L’articolo si conclude con una previsione sui fattori legati al proptech che influenzeranno più radicalmente il settore immobiliare: il cambiamento del comportamento dei consumatori, il cambio generazionale (che porterà una crescita dei centri urbani e la creazione di micro-comunità locali) e il cambiamento di paradigma tecnologico, con la diffusione di nuovi sistemi.